
Africa: migliorare il funzionamento del Fisco. Lo sostiene il Global Forum
"Il lavoro del Global Forum Ocse è cruciale per gli Stati africani. L'evasione fiscale, infatti, rappresenta una barriera per lo sviluppo, la crescita e la salute della società. Vedere così tanti Stati lavorare insieme per garantire la trasparenza fiscale a livello internazionale è davvero entusiasmante". Con queste parole Pravin Gordhan, ministro delle Finanze del Sud Africa, ha accompagnato la stipula del protocollo d'intesa tra l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico e l'Ataf (African Tax Administration Forum), avvenuta nei giorni scorsi a Cape Town, in occasione del Global Forum. All'ordine del giorno del gruppo di esperti fiscali internazionali, anche le nove peer review relative a Dominica, Isole Marshall, Niue, Russia, Samoa, Sint Maarten, Slovenia, Argentina e Sud Africa e i tre rapporti supplementari su Liechtenstein, Uruguay e Monaco. Ocse e Ataf insieme Migliorare i sistemi fiscali degli Stati africani. Questo l'obiettivo prioritario del protocollo d'intesa siglato da Ocse e Ataf. Un passo in avanti nella partecipazione al contrasto all'evasione fiscale internazionale da parte delle nazioni africane, quindici delle quali fanno già parte del Global Forum. Tra le new entry, Burkina Faso, Camerun, Gabon, Tunisia e Uganda, mentre Ghana e Kenya sono impegnate in un progetto pilota nell'ambito del programma di assistenza tecnica del Global Forum. Le attività pianificate dall'accordo per il triennio 2013-2015 comprendono incontri formativi per i funzionari delle Amministrazioni tributarie africane, sviluppo di buone pratiche e condivisione di conoscenze. In particolare, verranno organizzati gruppi di lavoro sugli incentivi fiscali agli investimenti, sul transfer pricing, sullo scambio di informazioni, sull'educazione alla legalità fiscale, sull'andamento della riscossione in Africa. Un gruppo di lavoro, infine, sosterrà la realizzazione del progetto dei Tax inspectors without border (prevista entro il 2013), gli ispettori fiscali operanti a livello internazionale sul fronte della revisione e della consulenza. Il Forum del Fisco africano è nato nel 2008, con lo scopo di promuovere la collaborazione tra le istituzioni tributarie aderenti, migliorando sia le legislazioni in materia fiscale sia l'efficacia dell'attività amministrativa. Attualmente ne fanno parte 28 stati. Peer review: lo stato dell'arte Al Global Forum si è discusso anche di nove peer review sullo scambio di informazioni. Il rapporto su Argentina e Sud Africa comprendeva la verifica sia dal punto di vista legislativo (fase 1), sia operativo (fase 2). All'Argentina viene riconosciuto di aver reso più efficace la gestione interna dei dati di natura fiscale, migliorando di conseguenze anche lo scambio di informazione con i Paesi esteri. Valutazione positiva anche per il Sud Africa. I report su Dominica, Isole Marshall, Niue, Russia, Samoa, Sint Maarten e Slovenia hanno, invece, valutato le modifiche introdotte nelle legislazioni nazionali in materia fiscale e formulato raccomandazione necessarie per poter passare alla seconda fase di valutazione. Liechtenstein, Monaco, Uruguay, invece, sono stati oggetti di report supplementari, dopo le quali possono essere sottoposti alla fase di revisione sul fronte operativo. Il Forum ha fatto il punto della situazione anche sullo stato dell'arte della Convezione sulla mutua assistenza amministrativa in materia fiscale. A Cape Town hanno firmato l'accordo la Repubblica ceca, Malta e la Nuova Zelanda. Pronti a compiere il passo in breve tempo anche Lituania, Nigeria, Gabon, Kazakhstan e Lettonia. Al momento, secondo una nota ufficiale dell'Ocse, sono più di cinquanta gli Stati che hanno già aderito alla convenzione o sono in procinto di farlo. fisco oggi