Il Marocco e il Camerun hanno lanciato un nuovo programma bilaterale di cooperazione "Sud-Sud" nell'ambito dell'iniziativa Tax inspectors without borders (TIWB) promossa dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. L'accordo è stato siglato lo scorso 5 marzo a Yaoundé, in Camerun e, alla cerimonia di lancio del progetto bilaterale, hanno partecipato Modeste Mopa, Direttore generale per la tassazione del Camerun), Samia Abdelghani, Tax Advisor dell'Ocse, Wiam El Kacimi, esperta del progetto Tax Inspectors without Borders del Marocco, e Jean-Marc Niel, Segretario generale di CREDAF (Cercle de réflexion et d'échange des administrations fiscales). Quest'ultima è un'organizzazione cui appartengono sia il Marocco sia il Camerun, creata nel 1982 a Yaoundé come associazione no-profit, non governativa di lingua francese, che riunisce alti funzionari delle Amministrazioni fiscali di 30 Paesi in 4 continenti.
Dopo il successo della cooperazione con la Francia, una nuova esperienza per il Camerun
Il programma, che rappresenta il primo del suo genere tra i due Paesi africani francofoni, vedrà esperti marocchini nell'ambito dei controlli fiscali fornire supporto ai colleghi del Camerun. Il programma si concentrerà sugli accertamenti nei confronti delle imprese multinazionali. Per il Camerun è la seconda esperienza nell'ambito del progetto Ispettori fiscali senza frontiere. L'accordo fa seguito, infatti, al programma bilaterale che è stato avviato in passato con la Francia, a partire dall'ottobre 2017, e che si è concluso con successo lo scorso gennaio.
Il direttore generale per la tassazione del Camerun, Modeste Mopa, in occasione del lancio del programma, ha ringraziato il Segretariato della TIWB e il Regno del Marocco per aver fornito un esperto per questo nuovo programma della TIWB e ha evidenziato i benefici che il Camerun ricaverà dal programma in termini di entrate fiscali aggiuntive e sviluppo di capacità e competenze in materia di controlli fiscali.
Ocse e Undp, una joint venture all'insegna della cooperazione
Il progetto Ispettori fiscali senza frontiere nasce, nel 2015, dalla volontà congiunta dell'Ocse e del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp) di fornire ai Paesi richiedenti assistenza tecnica e pratica nell'ambito delle attività di controllo fiscale. L'obiettivo è quello di migliorare la capacità delle amministrazioni finanziarie di fronteggiare l'evasione fiscale internazionale, attraverso la condivisione delle esperienze e delle best practice, la promozione dell'assistenza tecnica e l'apprendimento sul campo. In concreto, gli ispettori del Paese che offre assistenza, in questo caso specifico il Marocco, forniranno supporto pratico nell'accertamento di casi reali, al fianco dei colleghi del Camerun, attraverso la condivisione di una varietà di tecniche e metodologie. DA FISCO OGGI.