Giovani imprenditori agricoli, regole sul tax credit per formazione

29.05.2025

Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di ieri, serie generale n. 120 del 26 maggio, il decreto 1° aprile del ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle Foreste, emanato di concerto con quello dell'Economia e delle Finanze, che stabilisce le regole per l'assegnazione del contributo sotto forma di credito d'imposta, rivolto ai giovani imprenditori agricoli che partecipano a corsi di formazione legati alla gestione dell'azienda.

Un atto normativo predisposto anche per assicurare il rispetto del previsto limite di spesa pari a 2 milioni di euro per il 2024.

L'aiuto, previsto dall'articolo 6 della legge n. 36/2024, ha l'obiettivo di sostenere lo sviluppo delle competenze nel settore agricolo, favorendo la formazione degli imprenditori del settore, aiutandoli, in pratica, a migliorare le proprie attitudini e la gestione aziendale, attraverso un contributo che copre una parte delle spese sostenute nel 2024.

Chi può beneficiarne?
In base all'articolo 2 del Dm, possono richiedere il contributo gli imprenditori agricoli di età superiore a diciotto e inferiore a quarantuno anni compiuti, che hanno iniziato l'attività agricola dal 1° gennaio 2021 in poi.

Quali spese sono ammissibili
Il credito di imposta, ricordiamo, è pari all'80% delle spese effettivamente sostenute e documentate nel 2024, fino a un massimo di 2.500 euro per beneficiario. Nello specifico, l'articolo 3 del decreto precisa che le spese in argomento devono essere documentate e pagate tramite conti correnti intestati al beneficiario, con modalità tracciabili. E che, oltre ai costi sostenuti per corsi di formazione, seminari, conferenze e coaching, attinenti alla gestione dell'azienda agricola, sono ammissibili anche le spese di viaggio e soggiorno, fino al 50% delle spese totali di formazione.

Come assicurarsi il beneficio
Gli interessati dovranno comunicare all'Agenzia delle entrate,a partire da una data che sarà stabilita con provvedimento della stessa Agenzia, l'ammontare delle spese sostenute nel 2024. Con il provvedimento dell'Agenzia saranno anche stabiliti la tempistica e le modalità per l'invio delle comunicazioni e sarà approvato il modello da utilizzare. Nei tempi fissati sarà possibile eventualmente annullare la comunicazione inviata e trasmetterne una nuova o rinunciare al credito d'imposta.

Come si utilizza il credito?
Il bonus fiscale può essere usato esclusivamente in compensazione, tramite il modello F24, a partire dal terzo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento. Deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi del periodo in cui si sono sostenute le spese e in quelli successivi fino all'esaurimento. Può essere fruito entro il secondo periodo di imposta successivo a quello in cui sono state sostenute le spese.

Cumulabilità
Il contributo può essere cumulato con altri aiuti di Stato, purché riguardino costi diversi o non comportino un doppio finanziamento.

da Fisco Oggi