L’aumento dei tassi di interesse, la trasmissione della politica monetaria e gli effetti sul ciclo

23.06.2022

L'aumento dei tassi di interesse deciso dalla principali banche centrali ha l'obiettivo di raffreddare l'economia e ridurre l'aumento dell'inflazione.

Ma che effetto avrà sull'economia tenuto conto anche del clima di sfiducia che stiamo vivendo a causa del conflitto nell'est Europa?

Le conseguenze dell'aumento dei tassi di interesse deciso ad esempio dalla BCE avrà effetti diversi nei vari paesi dell'unione monetaria, perché diverse sono le caratteristiche dei mercati finanziari ed è diversa anche la dipendenza delle imprese dei singoli paesi dal finanziamento bancario.

A differenza dalla teoria del ciclo economico reale (tra i tanti che hanno contribuito vedi Prescott e Kydland) che in estrema sintesi presuppone che il ciclo non sia influenzato dalle variazioni intervenute nel credito e nella moneta, ma solo da questioni esogene che attengono alla tecnologia e alle condizioni di produzione, la presenza di asimmetrie informative consente di poter valutare come endogene i cambiamenti del ciclo ad esempio proprio in funzione del cambiamento della struttura dei tassi di interesse.

Quello che diversi economisti hanno provato ad argomentare, e dimostrato, è che l'aumento dei tassi di interesse in alcuni paesi molto dipendenti dal finanziamento bancario (come il nostro) può avere effetti sul ciclo economico deprimendolo.

In se l'aumento dei tassi deciso dalla BCE sta determinando un incremento dei tassi praticati dagli intermediari finanziari. Come valutano le imprese queste variazioni ?

La crescita dei tassi sulla strategia e sul conto economico di un'impresa ha diversi effetti :

- Rende meno convenienti alcuni progetti di investimento, poiché aumenta l'avversione al rischio. Le imprese infatti temendo di non poter restituire i prestiti riducono gli investimenti in capitale fisso;

- Aumenta il costo del debito contratto a tassi variabili, e non coperto da idonei strumenti, e quindi riduce l'utile netto;

- L'incertezza percepita dalle imprese sia a causa della riduzione degli investimenti, sia in questo periodo a causa del conflitto e dell'aumento dei costi delle materie prime, crea una riduzione dei margini di profitto. La contrazione dei margini può indurre una riduzione della produzione e quindi dell'output.

L'aumento dei tassi di interesse in una prima fase potrebbe portare ad uno spostamento della AD verso il vertice basso (sinistra) con un nuovo equilibrio in Y2 causato dalla riduzione degli investimenti e quindi della domanda.

Ma nel tempo la riduzione della domanda potrebbe portare una riduzione della produzione da parte delle imprese e generare ad una traslazione della curva dell'offerta in AS2 con un'ulteriore riduzione del prodotto interno lordo.

Ad un iniziale riduzione della richiesta di fondi da parte delle imprese si aggiungerebbe un razionamento del credito operato dalle banche che percepiscono l'aumento del rischio di default delle imprese più indebitate, con un'ulteriore riduzione degli investimenti e della produzione.

L'inflazione è un nemico da combattere ma occorre fare attenzione a non somministrare troppe medicine al malato per evitare di farlo morire.

il grafico che segue: